sabato 12 maggio 2012

Baratro ...


(Forma metrica: distico di decasillabi in rima baciata)


La guerra irruente


Ecco un rombo s'ode di lontano
cupo, ma fuggir risulta vano:

ovunque ci si diriga infatti
tal suoni, frutto di mentecatti

raggiri, ed azioni nefande
presso vaste, sterminate lande

rimbomberanno oltre ogni misura
empiendo di concreta paura

l'animo mite dell'innocente.
Così vile è la guerra irruente

da spegnere incolpevoli vite
e gioie certe, speranze ardite

nonché dolori e angosce profonde
di lui che grida nell'aria effonde

della propria vita disperando.
A me stesso chiedo: sino a quando?

Non siano degne di proseguire
l'arduo cammino dell'avvenire

anche'esse, anime martoriate?
Non potranno, poiché armi affilate

perforeranno le loro membra.
E ora, soldato, con me rimembra

le notti insonni, a pregar Dio
in attesa di pagare il fio

d'un conflitto privo di morale;
a domandar motivo del male

su scomodi letti in dura pietra
scuri presagi di mente tetra.