venerdì 4 maggio 2012

Flusso ...


Brevi riflessioni sul tempo

  1. Il tempo è il modello matematico del divenire, divenuto concetto comune. L'esistenza di enti ed esseri è immersa nel divenire e, pertanto, non è altro che un essere-nel-tempo. 
  2. Il divenire-tempo, da un lato, fa dischiudere e maturare tutte le cose; dall'altro, le consuma portandole alla rovina: questa è la sua contraddizione.
  3. Il mutamento è l'essenza del tempo, che è divenire-altro-da-sé. Dalla percezione del mutamento a partire dai sensi esterni (coscienza delle modificazioni esteriori) e dal senso interno (coscienza delle modificazioni interiori) la mente produce lo schema numerico "tempo", e la categoria filosofica "divenire".
  4. Come ogni cosa possiede il proprio opposto, l'opposto del tempo è l'eternità: l'eternità è l'essere-senza-tempo, o il divenire imperituro. Il tempo, infatti, ha come risultato nelle cose un inizio, uno sviluppo e una fine, ovvero una nascita, una crescita/decrescita e una morte. Ma l'eternità è assenza di inizio, di sviluppo e di fine; di nascita, di crescita/decrescita e di morte, oppure inizio, sviluppo e fine; nascita, crescita/decrescita e morte continui, succedentisi in ripetizione incessante.
  5. Il mondo esperito dall'interno è sottomesso alla legge del tempo; il mondo intuito dall'esterno è, al contrario, eternità in movimento. Il tempo (kronos) è dunque l'eternità (aion) che si dispiega.