lunedì 14 maggio 2012

Opposizione ...


Dialettica dei contrari e positività del contrasto


"Polemos è signore di tutte le cose". Il giorno e la notte, la luce e l'oscurità si avvicendano sopraffandosi (il sole sorge scacciando via la luna; la luna si solleva sostituendosi al sole), e così le stagioni, primavera ed estate da un lato, autunno e inverno dall'altro (qui sono il caldo e il freddo a vincersi periodicamente). 
La crosta terrestre vien fuori da lava incandescente raffreddatasi in superficie, per poi tornare nelle profondità più calde e tramutarsi nuovamente in lava. Le acque surriscaldate ascendono, come vapore, al cielo, precipitano poi dalle nubi e ritornano infine nella forma iniziale. La lotta tra gli elementi è ciclica e perenne. 
I vegetali gareggiano tra di loro per conquistarsi uno spazio vitale; gli animali si contendono il nutrimento e i maschi le femmine. Gli uomini competono inoltre nello sport, nel lavoro e nella guerra. La vita intera è un campo di battaglia dove forze innumerevoli e diverse concorrono per gli scopi più vari.
Tutto si oppone inevitabilmente. Elettroni e protoni provano avversione gli uni verso gli altri; particelle e anti-particelle si annichiliscono. Al piacere e alla gioia succedono il dolore e la sofferenza, e viceversa a questi quelli, e così via in progressione infinita. Ovunque si guardi, in lungo e in largo, si troverà, sotto forma più o meno violenta, la rivalità dei contrari. 

Eppure tale conflittualità onnipresente non impedisce la sussistenza dell'armonia: ogni cosa, mediante l'ostilità e la negazione dell'altro, mediante la contrapposizione con il proprio opposto, trova il modo di esistere e svilupparsi, e il tutto permane misteriosamente in equilibrio. Paradossalmente, la distruzione genera il legame, il disordine l'ordine; inimicizia e amicizia convivono e la prima fonda la possibilità della seconda. Da un principio di divisione emerge spontanea l'unione, affinché si possa dire: "Eros è signore di tutte le cose".