lunedì 8 luglio 2013

Philia ...


Disquisizione sull'amicizia e sulle tipologie dei rapporti amichevoli


Che cos'è l'amicizia? Nient'altro che una tra le molteplici forme dell'amore. L'amore infatti è legame affettivo tra uomo e uomo, o tra uomo e animale, o tra uomo e attività, o tra uomo e cosa. L'amicizia rientra quindi nell'ambito della prima di queste quattro categorie.
Vi sono due modi in cui può instaurarsi un legame di tal fatta tra esseri umani: il primo è l'attrazione fisica culminante nell'amplesso sessuale, la quale si presenta tra persone di sesso opposto maschile e femminile, siano esse un uomo e una donna, o entrambe uomini, o entrambe donne; il secondo è invece l'affinità caratteriale, che di norma si mostra tra persone del medesimo sesso - ed eccezionalmente tra quelle di sesso opposto -, e il risultato è qui il rapporto amichevole e non invece la relazione amorosa in senso proprio. 
Tra le tipologie di amicizia si hanno tre possibilità: il rapporto amichevole nei confronti di una persona percepita come di valore superiore, il rapporto amichevole nei confronti di una persona percepita come di valore inferiore, e il rapporto amichevole nei confronti di una persona percepita come di pari valore (non conta il fatto che la persona in questione sia realmente superiore, inferiore o pari, bensì solamente il giudizio che, nella propria idealità, si dà di essa). 
Nell'amicizia del primo tipo si percepisce l'altro come superiore a sé in quanto si ha, di contro, una percezione di sé stessi come inferiori all'altro; un tale complesso di inferiorità è allora alla base del rapporto, che si sviluppa inevitabilmente in rapporto non-paritario. Il comportamento tipico è quello di genere emulativo, laddove si compensa la propria mancanza di sicurezza attraverso la presenza rassicurante dell'altro, del quale si seguono i passi in una cornice di dipendenza. Nell'amicizia del secondo tipo si percepisce, all'inverso, l'altro come inferiore a sé in quanto si ha una percezione di sé stessi come superiori all'altro; alla base del rapporto vi è dunque il complesso di superiorità e il rapporto è di nuovo non-paritario (i due tipi, a ben vedere, sono semplicemente i due lati opposti di uno stesso rapporto amichevole, visto prima dalla prospettiva dell'inferiore e poi da quella del superiore). Il comportamento tipico è di genere innovativo, non essendovi la necessità di emulare qualcuno, e si è inoltre in una condizione di relativa indipendenza data dal coscienza della propria forza interiore, coscienza a sua volta ricavata dalla fede che si possiede nelle proprie possibilità; eppure si ha amicizia, ovvero bisogno dell'altro, giacché mediante l'inferiore il superiore soddisfa comunque un desiderio di riconoscimento e di affermazione. Nell'amicizia del terzo tipo infine si percepisce l'altro come eguale a sé, e cioè quale persona altrettanto valida; solo in codesto caso si può parlare di amicizia autentica, essendo entrambi i termini posti su di uno stesso livello comportamentale - emulativo e innovativo assieme -, in una condizione, paritaria, di indipendenza/dipendenza reciproca. Ora il legame, seppur meno solido rispetto al precedente, risulta essere più maturo e fecondo, gravido dei frutti migliori.